Anche le letture del Vangelo, nelle singole domeniche di avvento, hanno una propria caratteristica: nella prima domenica si riferiscono alla venuta del signore Gesù alla fine dei tempi; nella seconda domenica e nella terza alla figura e alla predicazione di Giovanni battista, nella quarta domenica agli antefatti immediati della nascita del Signore.
Dobbiamo quindi prepararci, in questo tempo di Avvento, per vivere in modo più profondo la nostra fede, nella testimonianza concreta del nostro "non solo dirci” Cristiani, ma esserlo, cioè portatori di gioia e di speranza.
Il Natale allora vissuto non come festa consumistica, con regali, incontri, pranzi… ma come occasione di essere una comunità umana senza confini e senza mura perché tutti i popoli, tutte le donne gli uomini del mondo, sono figli dello stesso Padre e fratelli di Cristo.
Natale, deve trovarci impegnati nella nostra rinascita quotidiana, nel non arrendersi di fronte alle ingiustizie e alle tante tragedie, nel cercare, nel nostro piccolo, di contribuire alla costruzione di un mondo migliore.
don Cesare