“E’ giusto bestemmiare”, insiste l’occasionale interlocutore, ”perché ci si libera da quei tabù di cui voi avete appesantito la vita di tanta gente”.
E’ seguita poi tutta una serie di osservazioni sull’ostruzionismo della Chiesa, sulle tante idiozie che uscirebbero dalla bocca dei preti.
Mi sono allontanato pensieroso. Fin da ragazzo mi ha fatto sempre grande effetto la bestemmia.
La presenza di Dio nella vita di un uomo non è una appendice. Si può essere atei, rifiutare Dio, ma con Lui i conti ,prima o poi, vanno fatti.
Preoccupati da mille cose, vi siete chiesti almeno una volta: ”Dio, chi è per me? Quale significato ha per la nostra vita e la nostra vita per Lui?”. Non è bigotto o bacchettone l’uomo che professa la sua Fede in Dio e, quindi, rifiuta la bestemmia
E poi, senza Dio non si vive; tanto è vero che anche l’ateo si sceglie un suo dio cui votare la vita e se stesso
Quante discussioni!. Penso ai lunghi dibattiti a scuola e ai tanti occasionali colloqui. Quando si conosce veramente Dio non si può non amarlo. Allora fa tanta pena sentire bestemmiare.
Si, un po’ dovunque si bestemmia, ma gli Italiani, specie i Veneti e i Toscani, non sono certo da meno degli altri. Nessuno, però, protesta, richiama, interviene……….mentre si protesta per tante cose talvolta anche ingiuste ed inutili. Per di più la bestemmia non porta alcun vantaggio, anzi degrada l’uomo e lo umilia.
Il nostro Dio è un Dio appassionato di Amore.
Non dobbiamo stancarci di annunziarlo. Cristo è la lieta notizia della salvezza. E’ notizia di cui ha vitale bisogno anche l’uomo di oggi, travolto dal lavoro e dal consumismo.
Don Cesare